La prova preselettiva
Nei concorsi in cui è prevista un’alta partecipazione, l’ente inserisce quasi sempre la possibilità di una prova preselettiva. Di solito il punteggio raggiunto serve soltanto a superare lo sbarramento e non viene sommato a quelli delle prove successive. In termini molto semplici, si tratta di una fase di scrematura.
La prova consiste quasi sempre in un quiz a risposta multipla, con domande che possono riguardare tutti gli argomenti presenti nel bando. È un sistema immediato che, tuttavia, rischia di estromettere anche persone molto preparate. In linea di massima una buona preparazione consente di trovare la risposta corretta, ma devono essere considerate anche altre variabili.
La prima cosa da valutare, dopo aver letto attentamente il bando o le indicazioni date a inizio prova, è: si deve raggiungere un punteggio minimo oppure bisogna rientrare tra i migliori? Sembra banale, ma non lo è. Se la prova si supera al raggiungimento di una soglia di punteggio, è necessario rispondere correttamente al numero richiesto di domande; se invece passano solo i migliori, occorre per forza di cose puntare a un risultato molto alto.
Questo porta alla seconda considerazione: sapere con precisione quanti punti assegna una risposta corretta, quanti ne toglie una sbagliata e quanto vale una risposta non data. È evidente che, se non vengono sottratti punti per risposte errate o mancanti, conviene tentare la sorte; altrimenti è importante fare valutazioni più accorte, anche alla luce del primo punto.
La struttura dei quiz
I quiz sono solitamente composti da qualche decina di domande, circa 30, a cui si risponde barrando la risposta ritenuta corretta. Ormai si svolgono quasi sempre con sistemi automatizzati, quindi la scelta si effettua su tablet. Talvolta sono inclusi anche esercizi di completamento, soprattutto per le lingue straniere. Il tempo a disposizione non è molto, perciò le due considerazioni esposte sopra vanno elaborate rapidamente. Anche le risposte devono essere quasi immediate, ed è qui che una buona preparazione fa la differenza.
Che approccio seguire
Per quanto riguarda la struttura delle domande e i metodi di risposta, non esiste una formula universale. Un buon approccio può essere quello di rispondere subito alle domande su cui si è certi, senza perdere tempo, e lasciare in sospeso quelle dubbie per poi tornarci in un secondo momento. Questo consente di procedere con più sicurezza, evitando di bloccarsi alla prima difficoltà e rischiare di non arrivare a leggere tutte le domande, tra cui potrebbero essercene di più semplici.
Per il resto, il consiglio principale è: esercitarsi il più possibile con i quiz. Online se ne trovano molti e, sebbene le domande vengano riformulate in modi diversi, i contenuti sono spesso simili, soprattutto per quanto riguarda il diritto amministrativo. Ci sono diversi siti che offrono banche dati di quiz, oppure è possibile cercare negli atti dei vecchi concorsi ed esercitarsi sulle prove già sostenute. Per la preparazione di base non è necessario limitarsi ai concorsi da bibliotecario: i test sulle normative più comuni sono utili anche quelli dei concorsi per istruttori amministrativi.
I manuali per lo studio
Esistono inoltre manuali che includono piattaforme online con quiz e spiegazioni, facilmente reperibili anche usati. Non è indispensabile che siano riferiti al proprio concorso specifico: per quelli più importanti vengono pubblicati instant book mirati, che però contengono esempi di prove validi per tutti i profili. Ad esempio, per i concorsi di Roma Capitale (Funzionari, Istruttori e Operatori) è stato pubblicato questo testo che, in molte parti, risulta utile anche per altre preselezioni. Per altri testi si rinvia a questo articolo specifico.
Il vantaggio dei manuali è che, oltre ai quiz, offrono spesso una parte commentata che aiuta a comprendere meglio domande e risposte. Tuttavia, lo studio diretto delle leggi unito all’esercitazione con i quiz è il metodo più efficace: leggendo le norme e mettendole subito in pratica nei test, si familiarizza con le tipologie di domande più frequenti.
Il consiglio finale è quello di svolgere quanti più quiz possibile, ripetendo anche quelli già fatti in passato. Ogni giorno è utile rispondere ad alcune domande e, nel caso non si conosca la soluzione, tornare a studiare l’articolo di legge corrispondente.



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