La laurea in biblioteconomia
Come già accennato, per diventare bibliotecari non è strettamente necessaria una laurea in biblioteconomia. Può sembrare un paradosso, ma la particolarità della professione e le sue numerose declinazioni consentono l’accesso anche attraverso percorsi formativi differenti.
Detto ciò, la laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia (classe LM-5, in passato 5/S) rappresenta il titolo di riferimento per chi desidera intraprendere la carriera di bibliotecario o archivista. In Italia molti atenei offrono corsi di questo tipo, cui si accede dopo aver conseguito una laurea triennale. Generalmente, a intraprendere questo percorso sono studenti e studentesse provenienti da facoltà di Lettere o Beni culturali, ma non mancano esempi di chi proviene da altri indirizzi.
Un interessante approfondimento statistico di Almalaurea mostra come, dopo il conseguimento del titolo magistrale, le percentuali di impiego risultino tutt’altro che trascurabili. Questo conferma il valore di un percorso altamente specializzante, in grado di preparare a un settore professionale che richiede competenze specifiche.
A questo punto, è legittimo chiedersi: se la laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia non è strettamente necessaria, perché esiste? La risposta sta nella sua natura di percorso mirato: si tratta infatti di un titolo particolarmente adatto a chi ha già idee chiare sul proprio futuro professionale, ma anche di una scelta che apre opportunità di carriera nell’università e negli istituti di ricerca. Come abbiamo visto, per lavorare nella pubblica amministrazione — specialmente a livello comunale — spesso è sufficiente una laurea triennale o persino un diploma.
Avere un titolo specifico, tuttavia, costituisce un vantaggio significativo: da un lato rafforza la credibilità davanti a una commissione di selezione, dall’altro contribuisce alla formazione di una coscienza professionale. Quest’ultima consente non solo di esprimersi al meglio nello svolgimento delle proprie competenze, ma anche di dare valore al ruolo, qualunque sia il contesto lavorativo in cui ci si trova ad operare.

